9 IPPOCRATE E LA MEDICINA SCIENTIFICA
La medicina come modello della scienza
La compenetrazione tra scienza e tecnica
- Nella pratica medica la mano e l’intelletto trovano un’integrazione
Dall’esame dei sintomi alla definizione della patologia
- Metodo di Ippocrate
- prima analisi empirica
- attenta interpretazione razionale dei risultati dell’osservazione
- Riconoscimento dei segni della malattia
- Approccio probabilistico
- “Antica medicina“ di Ippocrate
- “Perciò il compito è di acquistare una scienza così esatta che permetta di sbagliare poco qua e là: e io molto loderei quel medico che poco sbagliasse; ma la certezza raramente è dato vedere.”
- “Epidemie“ di Ippocrate
- “A Taso l’uomo di Paro, che giaceva malato sopra il tempio di Artemide, fu colto da febbre acuta, all’inizio continua, di tipo ardente; sete; sul principio stato comatoso e poi a sua volta insonnia; intestino disturbato inizialmente, urina rada. Il sesto giorno minse urina oleosa, uscì di senno. Il settimo s’aggravò in ogni senso, non dormì affatto, l’urina restava la stessa, disturbi mentali; evacuò feci biliose, untuose. L’undecimo giorno sudò dappertutto: si raffreddò, poi subito tornò a riscaldarsi. Il diciassettesimo giorno fu penoso: niente sonno, e la febbre cresceva. Il ventesimo sudo dappertutto: sfebbrato, feci biliose, inappetenza, stato comatoso. Il ventiquattresimo giorno ebbe una ricaduta. Il centoventesimo giorno morì.”
Una visione unitaria dell’organismo da curare
La salute come equilibrio psicofisico
- Totalità del fenomeno della malattia o della salute
- Totalità dell’organismo del paziente
- Ambiente naturale, etico-politico
L’approccio dialogico e complessivo alla malattia
- Anamnesi = ricostruzione della storia passata del paziente
- Approccio ippocratico
- Curare il singolo organo, all’interno di una visione unitaria dell’individuo, prognosi
- Collaborazione attiva di medico è malato
- “Descrivere il passato, comprendere il presente, prevedere il futuro: questo è il compito. Tendere nelle malattie a due scopi, giovare e non esser di danno. L’arte ha tre momenti, la malattia e il malato e il medico. Il medico è il ministro dell’arte: si opponga al male il malato insieme con il medico.”
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